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Episodio 109: Training and racing without a powermeter


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È possibile allenarsi bene anche senza un misuratore di potenza? In questa puntata analizziamo come si possano utilizzare la frequenza cardiaca e la percezione dello sforzo (RPE) per guidare l’allenamento in modo efficace, anche in assenza dei watt. Partiamo dalla relazione tra frequenza cardiaca e consumo di ossigeno, approfondendo vantaggi e limiti dell’utilizzo della FC, soprattutto in funzione del contesto ambientale e dello stato fisiologico dell’atleta.

Parliamo poi di come combinare FC e RPE nei diversi livelli di intensità, prendendo come riferimento il modello a 3 zone. Un episodio utile per chi vuole imparare ad ascoltare meglio il proprio corpo e sfruttare al massimo strumenti semplici ma ancora molto validi nella pratica quotidiana.


Hai voluto la bicicletta? Pedala!!


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BIBLIOGRAFIA


  1. Achten J, Jeukendrup AE (2003). Heart rate monitoring: applications and limitations. Sports Med.; 33(7):517-38

  2. Foster C, Florhaug JA, Franklin J, Gottschall L, Hrovatin LA, Parker S, Doleshal P, Dodge C (2001). A new approach to monitoring exercise training. J Strength Cond Res.; 15(1):109-15

  3. Swain DP, Leutholtz BC (1997). Heart rate reserve is equivalent to %VO2 reserve, not to %VO2max. Med Sci Sports Exerc.; 29(3):410-4.

  4. Karvonen MJ, Kentala E, Mustala O (1957. The effects of training on heart rate; a longitudinal study. Ann Med Exp Biol Fenn.; 35(3):307-15

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